Attrezzatura

ATTREZZATURA
Scelta dell’attrezzatura

La scelta dell’attrezzatura dipende da due variabili: dal peso del kiter (chi guida l’aquilone) e dalla situazione ventosa dello spot usato (cioè della zona di pratica). Il concetto base è questo: meno vento c’è più deve essere grande l’ala per sollevare lo stesso peso, questo incide quasi in analoga maniera anche sulle dimensioni della tavola.
Un rider di 90 kg avrà bisogno di un’ala più grande e di una tavola più larga per planare (così si chiama il surfare col kite) nelle stesse condizioni di vento di un rider di 70 kg.
Benché una singola combinazione ala+tavola ci consentirà di uscire nel nostro spot nella maggior parte delle condizioni, bisogna notare che non esiste un’attrezzatura per tutte le situazioni di vento e mare. Per questo motivo le misure delle ali normalmente sin commercio vanno dai 4mq ai 17mq. Le misure più usate sono le ali da 7 a 12mq.
Alcune differenze di dimensioni ci sono anche tra tavole lightwind (più larghe e lunghe) e le tavole per vento più forte (più strette e corte, simili alle tavole da wakeboard).
Le linee che collegano il kiter all’ala hanno lunghezze comprese tra dai 22 ai 27m, a seconda dell’utilizzo, ma in situazioni di vento particolarmente forte o per imparare si può usare un set di cavi più corti dello standard (da 5m a 15m).
Trattandosi di uno sport relativamente nuovo i prodotti si evolvono continuamente a un ritmo che assomiglia più a quello dei componenti informatici che a quello degli attrezzi sportivi.
Per questo il mercato dell’usato è così florido.
Le ali e le tavole vengono differenziate non solo per dimensioni ma anche per anno di produzione, ed a volte bastano pochi mesi di distanza per rendere obsoleto un progetto.
Una sigla utilizzata per identificare alcune caratteristiche tecniche è “ABC DEF d ‘yy”, dove “ABC” è la casa produttrice, “DEF” è il modello del kite, “d” è la dimensione in metri quadri del kite; “‘yy” è l’anno di produzione (es.: “Best Waroo 9m 2009”).
Allo stato attuale le ali riportano la metratura reale del kite “disteso e sgonfio” e sul terreno.
La forma (detto anche lo shape) del kite ne determina la effettiva superficie realmente esposta al vento, condizionandone la relativa potenza sviluppata.
Per esempio un kite di 10mq, dalla forma (shape) molto arcuata (“C shape”) quando è in volo, avrà una minora superficie esposta al vento quando viene mosso rispetto ad un kite di 10m ma più piatto (“Brigliato/SLE/Flat”) a causa della sua maggiore superficie esposta

L’aquilone o ala
Una prima distinzione avviene rispetto al numero dei cavi:

A due cavi
L’ala è fissata al boma tramite due cavi, ciò permette di agire solamente sulla sua direzione senza possibilità di  regolazioni della potenza. Sono generalmente impiegati nelle fasi di primo apprendimento anche se per il suddetto limite sono ultimamente poco utilizzati.

A quattro cavi
L’ala è fissata alla barra di controllo tramite quattro cavi e dotata del sistema de-power, ciò consente di gestire meglio la potenza dell’aquilone con una serie di regolazioni statiche e
dinamiche.

A cinque cavi
Tutti i nuovi kite vengono oggi forniti con quinta linea di serie e anche quelli di qualche anno più vecchi hanno comunque la predisposizione per volare con questa configurazione.
Generalmente la quinta linea vera e propria è più lunga di una front-line dai 30 ai 60 cm.
Il sistema della 5^ linea fornisce un maggior de-power, una maggiore sicurezza e maggiore facilità di rilancio. È stata ideata per migliorare le performance del kite e la sicurezza. Con solo una linea in più si è aggiunto molto in termini di sicurezza e facilità. È sicuramente un vantaggio imparare ad usarla.
La 5^ linea serve principalmente per il rilancio dall’acqua e per aumentare i margini di sicurezza quando mandi l’ala in sicura: la potenza si annulla istantaneamente e permette al kite di sventare a “schiena in giù”. L’unico inconveniente, è che se l’ala si “avvita” su stessa c’è il rischio che il 5° cavo tagli in due l’ala una volta che la stessa riprende vento e va in potenza. Pertanto se durante la caduta l’ala si trova in queste condizioni conviene rientrare immediatamente a terra per ripristinare il tutto e continuare tranquillamente la session in mare.
Classificazione rispetto al tipo di costruzione:

Cassonati
Presentano una struttura a cassoni nei quali l’aria entra automaticamente da alcune finestre (celle), la forma è simile a quella del  parapendio,  (Fig. 1) sono potenti e leggeri, ma lenti. Non sono
consigliabili al principiante poiché quando l’ala cade in acqua è necessario farla ripartire al più presto, altrimenti, sgonfiandosi, l’acqua può penetrare nelle tasche d’aria, impedendo di rialzarla.
Vi sono ora sul mercato alcuni modelli dotati di valvole che impediscono all’acqua di entrare nei cassoni.

Gonfiabili  C-kite
Dotati di camere d’aria, gonfiabili con una pompa, sono quelli più adatti ad un uso acquatico, infatti ripartono più agevolmente. Risultano facilmente visibili in caso di bisogno di soccorso e costituiscono un buon salvagente in caso di necessità.

Riguardo alla dimensione, misurando in metri quadrati la superficie alare, si parte da circa 1,5 mq per gli aquiloni da scuola e da training sulla spiaggia, fino ad arrivare a quelli da 23,5 mq che i  kiters più esperti riescono a far volare anche con 4 nodi di vento.

Ali Bow
Le ali Bow sono ali di ultima generazione, con un ottima sicurezza e range d’utilizzo, perdonano molto al principiante la poca esperienza e gli errori di pilotaggio che si fanno. Tengono molto il
vento forte (20/25 nodi) hanno una buona rilanciabilita’ dall’acqua, ma occorre stare attenti nella fase di montaggio, hanno tanti cavi (briglie) che occorre necessariamente essere sicuri di montare
bene prima del decollo

I cavi
Collegano l’ala al boma, sono in Dyneema o in Spectra ed hanno un elevato carico di rottura  che va da 160 a 220 kg. I cavi sono collegati al boma mediante le prelinee, cime di spessore maggiore (4 – 5 mm) e di lunghezza variabile da 15/20 cm al metro, che prevengono le abrasioni alle mani causate da contatti violenti con i cavi in Dyneema.
La lunghezza dei cavi generalmente è di circa 25/27 mt., ridurre la lunghezza a 20 mt. può essere utile in condizioni di sopravelatura.

La barra o boma
E’ la barra di comando mediante la quale possiamo imprimere i comandi all’ala. E’ lunga circa 40/70 cm. e ricoperta con un grip morbido che ne favorisce la presa.

Le Tavole
Direzionali:  Di derivazione windsurfistica, sono generalmente più voluminose delle tavole bidirezionali, hanno due straps  e per cambiare direzione si esegue la strambata.
Generalmente vengono usate per fare waveriding sulle ond.
Bidirezionali: Chiamate anche Twin Tip, sono molto maneggevoli di dimensioni contenute da 123 a 160 cm per una larghezza da 35 a 45 cm,  si cambia direzione invertendo semplicemente la
direzione dell’ala senza spostare i piedi.
Tutte i tipi di tavole da kitesurf possono fare uso di pinnette o essere tavole senza pinnette (finless). Anche se le pinnette possono aiutare molto per le andature di bolina, cioè per risalire il vento, la funzione principale delle pinnette nel kitesurf è quella di far andare la tavola diritta. In realtà, sopratutto nelle twintip, è il bordo sopravento a funzionare da  pinnetta,  fornendo resistenza allo scarroccio e permettendo di risalire il vento in bolina.

Il trapezio
Il trapezio è il collegamento tra il kiter e l’ala, la potenza/trazione del kite prima passando per il boma e poi per il nostro corpo arriva sulla tavola e quindi si … Planaaaaa.
Il trapezio comprende  un gancio che è proprio quello a cui si attaccano i cavi, le linee del kite con il sistema del chichen loop. Una maniglia posteriore per trattenere il kiter nelle condizioni di over
wind. Il trapezio deve essere comodo, consentire un ottimo controllo e deve durare.
In commercio ne esistono di due diverse tipologie: “seat” oppure “waist”. Il trapezio “seat” ovvero a seggiolino è consigliabile ad ogni rider, sia esperto che alle prime armi. Questo essenzialmente perché non presenta particolari svantaggi. Ha la particolarità, essendo provvisto di cosciali, di non salire verso il busto del rider ed evita nella maggioranza dei soggetti dolori alla schiena e alle costole.
Il trapezio a fascia, chiamato anche “waist” o “wave”, ha il vantaggio di bilanciare meglio il kiter essendo posizionato più in alto. Questo da una parte dà un assetto migliore al kiter, sia in navigazione sia nell’esecuzione delle manovre, ma dall’altro risulta più scomodo a meno che non si utilizzi un trapezio di nuova generazione che essendo termoformato aderisce perfettamente alla
vita del kiter evitando nella maggior parte dei casi i problemi già esposti sopra.
Alcuni trapezi sono dotati di un coltellino ubicato in una posizione facilmente accessibile. In caso di pericolo estremo vi darà la possibilità di tagliare le linee del kite.

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